Cardiologia

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Assumo anticoagulanti per il cuore, cosa posso fare se le gengive sanguinano?

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RICCARDO - 56 anni

“Sono sempre stato molto attento ai miei denti. Per tutta la vita, oltre alle cure talvolta necessarie, ho effettuato due sedute di igiene orale all’anno. Dopo aver subito un intervento cardiochirurgico e iniziato ad assumere farmaci anticoagulanti, per un po’ ho cambiato le mie abitudini per paura di veder sanguinare troppo le gengive o avere altri problemi. L’idea di lasciar rovinare i denti, però, non mi piaceva. Così, ho deciso di parlarne con l’odontoiatra, che si è reso subito disponibile a contattare il mio cardiologo per concordare con lui le cautele da adottare per poter riprendere le sedute di igiene orale, senza correre alcun rischio. Vien proprio voglia di sorridere quando si incontrano medici così, che collaborano per il bene dei pazienti!”.

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FAQ
Domande frequenti

Assumo anticoagulanti, posso sottopormi a cure odontoiatriche?

Cosa dice il cardiologo

Certamente! Normalmente per la maggior parte delle procedure non è necessario interrompere la terapia. Valutando caso per caso si può tranquillamente anche sospendere, se proprio necessario per un alto rischio emorragico, per brevi-brevissimi periodi il trattamento con gli anticoagulanti ad azione diretta.

Cosa dice l’odontoiatra

L'odontoiatra ha il compito di valutare il rischio emorragico a cui il paziente sarà sottoposto, che dipende dalla terapia farmacologica in atto e dal tipo di intervento odontoiatrico. Pertanto, ogni paziente verrà valutato singolarmente per ridurre al minimo sia il rischio emorragico che il rischio trombotico. Il paziente deve ricordare di comunicare all’odontoiatra la patologia di base e il tipo di farmaco assunto!

In merito il nostro Cardiologo ha scritto un articolo di approfondimento della tematica.

Assumo farmaci antiaggreganti, posso sottopormi a cure odontoiatriche?

Cosa dice il cardiologo

Certamente! I farmaci antiaggreganti non richiedono in alcun caso la sospensione del trattamento.

Cosa dice l’odontoiatra

E’ molto importante comunicare all’odontoiatra il tipo di farmaco assunto. In generale, l’assunzione di farmaci antiaggreganti, non richiede la sospensione del farmaco in occasione di interventi chirurgici odontoiatrici, non esponendo al rischio di sanguinamento.

Ho avuto un infarto, posso ricevere cure odontoiatriche?

Cosa dice il cardiologo

L’infarto del miocardio è una patologia acuta che, se adeguatamente diagnosticata e curata, consente al paziente di condurre una vita normale. Il paziente che ha avuto un infarto può essere sottoposto a cure odontoiatriche a partire da almeno sei mesi dopo l’infarto, comunicando con precisione all’odontoiatra i farmaci che ha assunto e che sta assumendo.

Cosa dice l’odontoiatra

Il paziente che ha avuto un infarto può essere sottoposto a cure odontoiatriche, comunicando con precisione all’odontoiatra i farmaci che ha assunto e che sta assumendo. Sarà molto importante il mantenimento di una bocca in salute sottoponendo il paziente a sedute periodiche di igiene orale e motivandolo a una corretta igiene domiciliare. Sarà l’odontoiatra a valutare insieme al paziente e al cardiologo, la tipologia di interventi necessari.

Sono iperteso e assumo ogni giorno farmaci per l’ipertensione, posso sottopormi a interventi di implantologia?

Cosa dice il cardiologo

L’ipertensione è una malattia molto diffusa, colpendo circa il 30% della popolazione, anche se ancora oggi molti pazienti non sanno di essere ipertesi. La diagnosi si basa sulla misurazione quotidiana della pressione.

Cosa dice l’odontoiatra

Nei pazienti che non hanno mai misurato la pressione o che non lo fanno con regolarità, o in quelli che hanno altri fattori di rischio di malattie cardiovascolari, l’odontoiatra dovrebbe misurare la pressione, soprattutto prima di interventi odontoiatrici invasivi. La maggior parte dei trattamenti odontoiatrici è considerata sicura anche con livelli di pressione elevati. Nonostante ciò, nei pazienti a rischio o ipertesi i valori di pressione devono essere portati sotto controllo prima di qualsiasi intervento odontoiatrico, o prima della somministrazione di elevate dosi di anestetico con adrenalina.

Approfondimenti su questa patologia