Terapie odontoiatriche per chi russa?
“Non pensavo che russare potesse essere rischioso. Il russamento, se frequente e ripetuto, può danneggiare la mia salute cardiovascolare e causare pericolosi colpi di sonno durante la giornata. Me lo ha spiegato il mio dentista, che mi ha consigliato di rivolgermi a un otorinolaringoiatra e/o a uno specialista di medicina del sonno per un approfondimento. Il dentista, però, mi ha rassicurato: esistono diverse terapie utili, alcune delle quali di tipo odontoiatrico. L’importante è saperlo!”.
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Dormire accanto a una persona che russa non è piacevole, ma al di là del rumore causato dalla vibrazione delle strutture molli delle alte vie aeree durante il passaggio dell’aria (palato molle, ugola ecc.), russare non fa bene.
In Italia, il 60% della popolazione russa e 1 su 4 soffre di apnee del sonno, che consistono in pause del respiro durante il sonno. Le conseguenze di queste apnee notturne sono numerose e pertanto il russamento è una condizione da non sottovalutare. Il russamento deve essere considerato un campanello d’allarme di altre patologie e chi russa dovrebbe quindi sottoporsi ad alcuni test per escludere la presenza di patologie, talvolta anche gravi.
Il meccanismo che causa lil russamento è lo stesso che determina le apnee notturne: il restringimento delle vie respiratorie. Infatti, il russamento è in relazione di causa–effetto col tono muscolare delle vie respiratorie: nessuno russa in stato di veglia perché durante le attività giornaliere il tono dei muscoli faringei mantiene automaticamente pervie le prime vie aeree. Il calibro delle vie aeree, invece, diminuisce naturalmente durante la notte.
I fattori di rischio che possono causare russamento sono:
- anomalie anatomiche
- obesità
- congestione nasale
- rinite allergica
- infezione acuta delle vie aeree superiori
- intossicazioni da alcool o tabacco
- assunzioni di farmaci sedativi
- disordini endocrini
- sesso maschile
- età avanzata
- menopausa
- storia familiare di apnee notturne
Se durante il sonno le vie aree sono ristrette anche parzialmente, i polmoni non ricevono una quantità sufficiente di aria e oltre al russamento c’è un abbassamento improvviso del livello di ossigeno nel sangue. Se i livelli dell’ossigeno si abbassano troppo il cervello inizia a mandare stimoli nervosi alle vie aeree superiori per tenere aperta la trachea. La respirazione, quindi, torna alla normalità, ma il paziente russa in modo rilevante per la contrazione dei muscoli del collo.
Gli abbassamenti frequenti del livello di ossigeno nel sangue e la cattiva qualità del sonno possono provocare il rilascio degli ormoni dello stress che fanno aumentare la frequenza cardiaca e il rischio di ipertensione, infarto, ictus e aritmie (anomalie del battito cardiaco). Questi ormoni, inoltre, fanno aumentare il rischio di insufficienza cardiaca, o possono aggravarla se preesistente. Se russamento e apnee del sonno non vengono curati, possono esserci alterazioni del metabolismo e un aumento del rischio di obesità e diabete.
Chi soffre di apnee notturne ha un rischio maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari e presenta spesso un’eccessiva sonnolenza diurna, che aumenta il rischio di venire coinvolti in incidenti lavorativi e stradali. Il famoso “colpo di sonno” sul lavoro o alla guida di un veicolo è la conseguenza di non aver dormito bene durante la notte e di non saperlo. Infatti, le persone che soffrono di apnee notturne spesso non si accorgono di non dormire bene e sono vittime di sonnolenza e affaticamento durante il giorno.
La Commissione Europea ha riconosciuto che le apnee notturne sono causa di frequenti “colpi di sonno” diurni e ha emanato a questo scopo la Direttiva n.85 del 1° luglio 2014, recepita dall’Italia con il Decreto Legge del 22 dicembre 2015. Il Decreto stabilisce ad esempio che in caso di OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) di grado moderato o grave associata a sonnolenza diurna il rilascio o il rinnovo della patente sia permesso solo se il soggetto dimostri di curarsi e che ci sia un miglioramento della sonnolenza diurna, oltre che controlli più frequenti (ogni anno per patenti di grado superiore e ogni 3 anni per patenti A e B). Dal 2016 in Italia chi soffre di apnee notturne dovrà quindi sottoporsi ad esami specifici e ad un percorso di cura adeguato, che gli permetta di continuare ad avere la patente e, soprattutto, di migliorare notevolmente la qualità della propria vita e di prevenire le principali patologie metaboliche e cardio-cerebrovascolari (infarto e ictus).
I medici specialisti che possono aiutare a fare diagnosi di apnee notturne sono molti e tra questi sicuramente anche l’odontoiatra, che è anche lo specialista che produce i dispositivi anti-russamento.
Per capire le cause del russamento e per sapere se il russare è associato al altre malattie è utile fare una visita da uno specialista (otorinolaringoiatra, neurologo, odontoiatra) che raccoglie i dati anamnestici, utilizza questionari dedicati per inquadrare al meglio il problema, visita la bocca e sottopone il paziente a un esame che si chiama polisonnografia che consiste nell’utilizzare un dispositivo (polisonnigrafo) durante la notte che rileva numerosi parametri utili alla diagnosi di russamento, apnee del sonno e non solo. Sarà lo specialista ad analizzare i risultati ottenuti e fare la diagnosi.
I dispositivi anti-russamento sono apparecchi da tenere in bocca che causano avanzamento della mandibola.
Sono dispositivi che:
- migliorano la qualità del sonno e l'eccessiva sonnolenza diurna
- sono ben tollerati dalla maggior parte dei pazienti
- non presentano particolari controindicazioni (gli effetti collaterali sono limitati e facilmente gestibili e raramente impongono la cessazione del trattamento).
Ricordiamo che oltre all’utilizzo di un dispositivo di avanzamento mandibolare, per non russare è anche necessario modificare alcuni comportamenti:
- Evitate l’alcol e i farmaci che provocano sonnolenza (ivi compresi eventuali sonniferi), perché causano difficoltà nel tenere la gola aperta durante il sonno.
- Cercare di dimagrire per chi è sovrappeso o obeso. Dimagrire anche di poco può alleviare di molto i sintomi.
- Dormire sdraiati su un lato anziché supini per avere meno difficoltà a tenere aperte le vie respiratorie. Si possono usare cuscini o pigiami speciali per evitare di dormire supini.
- Di notte, se necessario, tenere aperto il naso usando spray nasali o farmaci contro le allergie (non vasocostrittori). Chiedere però al medico se queste terapie possono essere utili.
- Smettere di fumare!